Le Beatitudini sono una sfida che Dio lancia all'uomo, perché “non si conformi alla mentalità del suo tempo” (cfr Rom 12,2), ma sappia guardare in alto, elevarsi, ascoltare ed accettare quel messaggio controcorrente della “sequela di Cristo”, a volte addirittura sconcertante e provocatorio.

E' un DIO CHE SI ACCORDA con l'uomo, gli chiede di riscoprire le cose alte, di lassù. Se l'uomo si eleva e trova il giusto ac-cor-do con Dio, potrà godere delle promesse, che si riassumono nel centuplo quaggiù e nella vita eterna.

“Le Beatitudini sono in qualche modo la 'carta d'identità' del cristiano, che lo identifica come seguace di Gesù. Siamo chiamati ad essere beati, seguaci di Gesù, affrontando i dolori e le angosce del nostro tempo con lo spirito e l'amore di Gesù”. (Papa Francesco, viaggio apostolico in Svezia, 1 novembre 2016). 

In tal senso potremmo indicare nuove situazioni per viverle con spirito rinnovato e sempre attuale: beati coloro che sopportano con fede i mali che altri infliggono loro e perdonano di cuore; beati coloro che guardano negli occhi gli scartati e gli emarginati, mostrando loro vicinanza; beati coloro che riconoscono Dio in ogni persona e lottano perché anche altri lo scoprano; beati coloro che proteggono e curano la casa comune; beati coloro che rinunciano al proprio benessere per il bene degli altri; beati coloro che pregano e lavorano per la piena comunione dei cristiani. “Tutti costoro sono portatori della misericordia e della tenerezza di Dio, e certamente riceveranno da lui la ricompensa meritata” (ibidem)

Le beatitudini sono il cuore del Vangelo, la “bella notizia” comunicata agli uomini da Cristo stesso! Gesù, che ne è il modello perfetto, oltre che l'autore, ci svela la bontà e la fedeltà del Padre.

Era sempre vivo in lui è il desiderio di annunciare all'umanità, così provata e disorientata, la speranza di Dio, la verità del suo regno, la via della vita, la grande promessa fatta ai padri… 

Ecco l'annuncio, il fine della fede: una promessa di felicità per tutti! A chi lo ascolta Gesù dice: puoi essere beato fin d'ora: è ciò che desidera Dio per ognuna delle sue creature viventi.

Se chiedessimo ai santi il loro segreto, ci parlerebbero della gioia del cuore, della bellezza della grazia, cioè del sentirsi amati da Dio, come figli carissimi! Anche noi, come loro, saremo beati se, con umiltà e fiducia, sapremo diventare piccoli e poveri. Allora Dio si farà carico di noi: la nostra debolezza farà spazio alla sua potenza, la nostra fiducia si aprirà alla sua salvezza, la nostra indigenza sarà colmata dalla sua ricchezza. 

La serenità del nostro volto sia segno della gioia del cuore. La cordialità verso tutti ci renderà amabili e degni di stima.